La festa della Madonna delle Galline

di Francesco Saverio Gargiulo

Le celebrazioni per la Madonna delle Galline, iniziate venerdi sera, rappresentano una delle feste più importanti delle regione dal punto di vista religioso, musicale ed antropologico. Anche quest’anno la festa religiosa ha avuto il culmine nella tradizionale processione delle Madonna del Carmelo (detta delle Galline) che si è tenuta domenica 1° maggio. Partita alle 9 del mattina la statua ha percorso tutte le strade della cittadina salernitana di Pagani per ritirarsi a sera inoltrata dopo il sentitissimo incontro con la statua di Sant’Alfonso (altro santo della città di Pagani) che, vuole la tradizione, reca in dono alla Madonna colombe e altri volatili.
Dopo la mattinata affollatissima per le funzioni religiose, ad ora di pranzo la città è sembrata svuotarsi: i paganesi sono infatti a mangiare i tradizionali carciofi arrosto ed i tagliolini al ragù, con i quali è obbligatorio schizzare di salsa una camicia o una maglietta bianca.
Ma alle 15, mentre la Madonna percorre le vie più periferiche, sono tornati ad affollarsi i 28 Toselli devozionali sparsi in paese, a partire dal ‘Tosello Madre’, ovvero quello di Franco Tiano, storico cantore paganese scomparso nel 2008; in alcuni di questi, come accadeva anticamente, gli abitanti dei cortili ancora offrono ai visitatori vino, pane, carciofi o altri prodotti della terra.
Contemporaneamente comincia ad affollarsi la Villa Comunale, dove si ritrovano spontanemente i musicisti e i danzatori di tammurriate provenienti da tutto l’agro nocerino sarnese, da quello sommese e dalla costiera amalfitana.
Alle 16.30 la statua della Madonna è arrivata nel quartiere popolare detto ‘ngopp e palazzin’. Questi alti fabbricati addossati gli uni agli altri, essendo sviluppati su diversi piani, rappresentano uno dei passaggi più spettacolari della processione, perchè ad ogni balcone sono appese tele e lenzuola ricamate e da ogni piano vengono lanciate le tipiche striscioline abbaglianti ottenute ritagliando la carta delle uova di Pasqua.
Col passare del tempo il culmine della festa si sposta nella Villa ormai stracolma di appassionati del ballo popolare. Quando la maggior parte dei visitatori è già andata via, alle sei del mattino, le funzioni religiose terminano con i tammorari storici che lasciano le tammorre nel Duomo, dopo aver intonati gli ultimi canti devozionali, e la Madonna che si ritira dalla processione.

Nella settimana successiva proseguono però le celebrazioni “laiche” con il Ritmo Festival col seguente programma:

2 maggio
I TAMMORRARI DEL VESUVIO
PARANZA MADONNA DELLE GALLINE

3 maggio
TAMBURANOVA
JOE PETROSINO

4 maggio
TAMMURRIANERA
SPACCAPAESE

5 maggio
ETNOMUSICANTES
PARANZA DELL’AGRO

6 maggio
TRABALLO
PARANZA PAGANESE

7 maggio
PARANZA DELLE 7 MADONNE
MEDILATINA

Intermezzi: SCUOLA DEA LAMI

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Pubblicato il 2 Maggio 2011 su recensioni. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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